La lotta si allarga e per rimanere in piedi bisogna tenere la guardia ben alta e mirare bene i colpi. “Ci sono sei moto che possono lottare per la vittoria”, mette in chiaro Rossi subito dopo la fine del secondo giorno di test in Qatar.
La lotta si allarga e per rimanere in piedi bisogna tenere la guardia ben alta e mirare bene i colpi. “Ci sono sei moto che possono lottare per la vittoria”, mette in chiaro Rossi subito dopo la fine del secondo giorno di test in Qatar.
Valentino Rossi ha iniziato i test in Qatar con una caduta, un imprevisto che poteva costargli molto caro ma che per fortuna si è risolto solo con un gran ruzzolone.
Gli occhi di Rossi, dopo la bandiera a scacchi che ha decretato la fine dei test di Sepang (anche se domani i piloti saranno ancora in pista con le Michelin), sono puntati sugli avversari. C’è la Honda innanzitutto, quella di Marquez in primis, che rappresenta la lepre da cacciare.
Valentino Rossi oggi ha fatto il gambero. Dopo l’ottimo avvio di ieri e la soddisfazione del primo posto, il secondo giorno di test non è iniziato col piede giusto. “Non ero in forma al 100%, e ho fatto un po’ di fatica al mattino”, ammette.
Chi ben comincia è a metà dell’opera e Rossi può mettere in archivio con soddisfazione la prima giornata di test a Sepang. “E’ stata una giornata positiva perché sono stato veloce dall’inizio e sempre davanti. Il primo posto non conta tanto ma è sempre bello.
La prova di forza mostrata oggi da Honda e Yamaha non sembra avere preoccupato troppo gli uomini Yamaha, almeno a parole.
Oggi a Sepang nel box Yamaha gli equilibri si sono ribaltati.
Marquez gli ha soffiato la migliore prestazione sul più classico dei fili di lana, ma l’umore di Valentino Rossi non ne ha risentito troppo.
Il 2015 di Valentino Rossi è iniziato a Madrid, quando ha scoperto l’amata M1 – “quella che sento di nuove essere la 'mia' moto” – davanti alla stampa. L’anno appena iniziato potrebbe essere quello decisivo per il Dottore.
A Madrid Valentino Rossi e Jorge Lorenzo hanno tolto i veli dalla M1 2015.