Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare ed è la situazione in cui si trovano Rossi e Lorenzo. Sette round ancora da disputare, con gli imperativi di non commettere errori e contemporaneamente di arrivare l’uno davanti all’altro.
Quando il gioco si fa duro, i duri cominciano a giocare ed è la situazione in cui si trovano Rossi e Lorenzo. Sette round ancora da disputare, con gli imperativi di non commettere errori e contemporaneamente di arrivare l’uno davanti all’altro.
Rossi oggi a Brno è stato battuto e non cerca scuse per negare l’evidenza dei fatti. Lorenzo e Marquez sono stati più veloci e mai alla sua portata, Jorge ha vinto e ha annullato interamente il gap in classifica, anzi per numero di vittorie è lui davanti ora.
La prima fila di Rossi a Brno più che un traguardo era una necessità. “Non si può pensare di lottare per il Mondiale contro Marquez e Lorenzo guardandoli dalla terza fila.
Brno si sta rivelando una delle tappe più difficili del campionato, con temperature da inferno e un asfalto scivoloso come il ghiaccio. Rossi ha lavorato in vista della gara, provando quattro assetti diversi nei due turni e portando a casa il 4° tempo al pomeriggio e il 6° nella combinata.
“Delle tre gare di agosto, questa di Brno è la migliore per me. Per questo sarà importante riuscire a fare un buon risultato e arrivare davanti a Lorenzo”.
Valentino Rossi è riuscito a Indianapolis a evitare un disastro annunciato.
L’ottava casella non è il miglior posto da cui iniziare una gara e Valentino Rossi lo sa bene. Tutto sommato, però, il sabato di Indianapolis gli ha anche riservato qualche soddisfazione dopo il passo falso di ieri.
Ci pensa la pioggia e il cielo grigio di Indianapolis a cancellare gli ultimi ricordi delle vacanze e il colore dell’abbronzatura. Le onde del mare hanno lasciato posto alla lunga lingua d’asfalto che si srotola all’interno del mitico ovale.
Anche un terzo posto e tre soli punti guadagnati possono essere un ottimo risultato, soprattutto al Sachsenring, “dove avevo capito dal primo giorno di non essere al livello della Honda” sottolinea Valentino Rossi.