Sono felice di essere qui a scrivere questo diario con 25 punti di vantaggio in un campionato così combattuto.
E’ molto, molto importante andare un po’ in vacanza ora. Il quinto posto nell’ultima gara di Donington non era quello che mi aspettavo ma considerando i risultati dei miei rivali per il titolo, è stato un fantastico piazzamento.
Onestamente, le gare che ho disputato dal nostro ultimo “diario” non potevano andare meglio e sono veramente soddisfatto della mia condizione di forma a questo punto della stagione. Il momento più alto è stato probabilmente la mia vittoria all’ultima curva a Barcellona nei confronti del mio compagno di squadra Jorge Lorenzo; sebbene la mia 100esima vittoria ad Assen sia stato un momento molto emozionante e sicuramente lo ricorderò per il resto della mia vita.
Mi ricordo che quando ho raggiunto la 70esima vittoria ho pensato che arrivare a 100 sarebbe stata lunga. Ma ora che ci sono riuscito ed è stata una grande impresa, averlo fatto qui è una gioia enorme. Un risultato frutto del lavoro anche di tante persone, come Jeremy Burgess e i ragazzi che sono stati con me per dieci anni e tutti quelli del team che danno sempre il 100% e sempre mi consegnano la miglior moto possibile. In particolare voglio ringraziare i miei amici che mi sono stati vicini e mio padre Graziano e mia madre Stefania, che mi hanno sempre sostenuto.
E’ stato eccezionale raggiungere questa pietra miliare ad Assen perché è la “Cattedrale” del motociclismo e la pista più storica dove abbiamo corso. Anche Graziano ha vinto ad Assen 30 anni fa quando ero ancora un bambino! E’ stata una gara perfetta – sono partito benissimo e la mia moto era incredibile, il che significa che il mio passo era estremamente competitivo. E penso che per i cuori di tutti sia stato meglio non avere un’altra battaglia all’ultimo giro come a Barcellona!
A seguito della mia ultima vittoria al Sachsering, dove c’è stato un altro grande duello con Jorge all’ultimo giro, ho raggiunto 101 successi e sono il secondo pilota a raggiungere questo numero. Giacomo Agostini ne ha 21 in più e per me è ancora il più grande, sebbene penso che sia ancora possibile raggiungerlo. Mi diverto a guidare e mi sento in buona forma, mentalmente e fisicamente. Se dovessi decidere ora, penso che sarebbe possibile rimanere al vertice per altri tre, quattro anni sebbene voglio aspettare il prossimo anno per decidere. Quello che mi piacerebbe dire ai tifosi e a tutti coloro che lavorano per l’azienda è che la situazione con Yamaha è veramente positiva. L’atmosfera nel nostro team è meravigliosa e la motivazione è più alta che mai – noi vogliamo ancora vincere delle gare assieme!
Alcune persone recentemente mi hanno chiesto riguardo al mio “nuovo” stile di guida, a causa della gamba che sporgo fuori dalla moto. La semplice risposta è che quando c’è maggior carico sulla ruota anteriore questo movimento mi aiuta ad avere più fiducia nell’inserimento di curva. Quando abbiamo controllato i dati successivamente, non sembra che ci sia differenza e non mi fa essere più veloce. Ma sono più sicuro e quindi continuerò a farlo, ed ora vedo altri piloti che iniziano a loro volta, così sto considerando di chiedere loro dieci euro ogni volta!
La visita negli uffici Yamaha USA.
Sono stato molto occupato al di fuori della pista e come sempre mi sono divertito in America prima della gara di Laguna Seca, a partire dalla visita agli uffici di Yamaha USA dove abbiamo girato un video molto divertente con Colin, James e Jorge. Ho svolto il ruolo di receptionist e penso di aver fatto un buon lavoro, sebbene il miglior attore sia stato sicuramente Colin come addetto alla sicurezza.
Ho avuto anche la possibilità di sfidare alcune leggende Yamaha in una gara di kart a Laguna – Kenny Roberts, Wayne Rainey e Eddie Lawson – e ho vinto. Così ora posso raccontare di aver battuto questi grandi campioni! Il kart è divertente e condividere la pista con questi grandi campioni del passato è stato molto importante per me. Prima di iniziare, Eddie è venuto da me e mi ha detto: “andiamo piano, stiamo assieme dietro a Kenny per salutare il pubblico. E io ho detto ok, come una esibizione. Ho iniziato piano dalla pit lane ma fuori dalla prima curva ero già da solo. Tutti hanno spinto parecchio e io non ho certo lesinato il gas!
Prima della gara, il sindaco della Contea di Monterey è venuto a Laguna e mi si è presentato con un certificato che dichiarava il 5 luglio “Giorno di Valentino Rossi”. Ho ricevuto anche la “chiave” del circuito, che è stata un’esperienza sorprendente ma gratificante. Sono molto grato alla gente di Monterey e Laguna Seca per questi grandi onori concessimi! Amo correre qui e mi sono sempre divertito da quando siamo arrivati qui per la prima volta nel 2005. Così sono veramente orgoglioso di avere una giornata dedicata a me. E’ stato un peccato non essere riuscito a vincere per ringraziare tutti ma Pedrosa è stato incredibilmente forte e, ad essere onesto, sono stato felice del secondo posto, visto le circostanze.
Sono stato molto felice di essere stato invitato lo scorso mese all’Isola di Man e di trascorrere un giorno al TT, che era una cosa che volevo fare da tempo ma che normalmente coincideva con le gare del Mugello e di Barcellona. Quest’anno c’era un weekend libero tra i due round e così non ci ho pensato due volte ad andare. Ho fatto un giro del circuito con Agostini e anche se non stavamo spingendo, abbiamo fatto una media di 145 km/h; e quando pensi che in gara si toccano i 210 di media, i piloti che vi corrono meritamente un enorme rispetto. Ho sempre seguito il TT e ho guardato una montagna di DVD, ma vederlo dal vivo è veramente tutta un’altra cosa. Il modo in cui questi piloti si passano l’un l’altro ad alta velocità è incredibile!
Alla fine, con sette gare in nove weekend e la visita all’Isola di Man in mezzo, sono stati un paio di mesi molto impegnativi per me. Ora farò una piccola vacanza ed è un peccato non andarci con la sensazione della vittoria ancora nel mio corpo. La caduta di Donington è stato un peccato e suppongo che il reale errore che ho fatto è stato cercare di vincere, anche dopo la caduta di Jorge. Ma tu lo sai, questa è la mia strategia standard, che mi ha permesso di vincere 101 gare... Se avessi guidato in un altro modo forse non sarei caduto ma nello stesso tempo non avrei vinto così tante gare in carriera! In tutti i casi, la cosa principale è che ho aumentato il mio vantaggio in classifica e sono anche felice per Dovi che ha vinto la gara e per Colin che è salito sul podio. Colin è un amico e ha guidato come un demonio!
No abbiamo a disposizione una lunga vacanza ma andrò in America per qualche giorno con alcuni amici, in modo da essere rilassato e pronto per la prossima gara a Brno.
Buone vacanze.
Vale #46